Essere una donna nel digitale? «Il lavoro più bello che potessi fare» è il titolo dell’articolo scritto da Carlotta Balena per StartupItalia! che ha deciso di intervistare 10 donne tech e chiedere la loro opinione sull’importanza del digitale nelle loro vite.
Perchè ora? Perchè Marzo è il mese delle donne e anche quest’anno il MIUR ha rilanciato il mese delle STEM per sensibilizzare iniziative legate alle discipline Science, Technology, Engineering, Mathematics. Nell’articolo si legge:
A una crescita esponenziale del numero delle startup innovative (a metà 2016 erano 5.942, circa il 40% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e addirittura il 160% in più della popolazione rilevata a metà 2014) non vi è stato un incremento altrettanto considerevole della presenza di innovatrici. Sono il 18% dei componenti delle startup innovative è donna. (..) Le startup che hanno una prevalenza di donne nella propria compagine sociale sono solo il 13,7%, un dato addirittura inferiore a quello delle società di capitali tradizionali, che si attesta al 16,8%.
In occasione di questa ricorrenza, Startupitalia! ha deciso di dare voce a 10 founder del mondo delle startup e del digitale, ponendo loro 4 domande:
1. Perché l’innovazione è donna ma gli innovatori sono solo uomini?
2. Com’è essere una startupper donna?
3. Il digitale ha aiutato le donne a emanciparsi e a trovare lavoro?
4. Che Italia vorresti per tua figlia tra vent’anni?
Tra le intervistate, insieme alla nostra Mary Franzese, ci sono: Chiara Russo e Mara Marzocchi di Codemotion, Annalisa Riggio di Bookingbility, Anna Testa di Cisco, Emanuela Zaccone di TOK.tv, Monica Archibugi e Giulia Gazzelloni de Le Cicogne, Lorenza Dadduzio di Cucina Mancina, Sonia China di Tinkidoo.
Ecco il video:
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